Foto di Antonio Marcello
Sport sociale Francesco Mazzanti Venerdì 24 gennaio 2020
Il giudizio positivo sulla giunta Bonaccini e le nuove proposte di politica sportiva. Abbiamo raccolto le voci di chi si candida a guidare l’Emilia-Romagna.
Quando si è parlato di politica e di proposte, nella campagna elettorale per la presidenza dell’Emilia-Romagna, si sono affrontati vari temi. Tra cui i dibattiti sulla sanità pubblica o privata, l’autonomia differenziata, la plastic tax. Si è parlato di troppe discariche, di asili nido gratuiti, della diminuzione delle tasse, di un nuovo patto per il lavoro. Il dibattito tra i due principali candidati (il presidente uscente Stefano Bonaccini, del Pd, e Lucia Borgonzoni della Lega) ha visto un solo incontro pubblico nel programma televisivo Cartabianca prima del recente e acceso confronto del 21 gennaio, ospitato nella sede de’ “il Resto del Carlino” e trasmesso su Rete 7-È tv, 5 giorni prima delle elezioni di domenica 26 gennaio.
Lo sport, nonostante il ruolo di primo piano rivestito negli ultimi cinque anni, non è stato argomento di discussione. Inoltre c’è stata scarsa attenzione mediatica alle proposte delle altre liste, indietro di molti punti nei sondaggi che prevedono gli esiti del voto. Abbiamo quindi chiesto ai candidati di raccontare a «FuoriArea.net» le proposte di politica sportiva per i prossimi cinque anni. Lo sport come diritto da garantire a tutti, il suo rapporto con il turismo e la necessità di rendere sostenibili gli eventi. Ne esce una panoramica interessante per quanto riguarda il giudizio sul lavoro della giunta Bonaccini, giudicato positivo da tutti i gruppi politici, e sui futuri progetti.
[Nota: il movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità) non ha risposto alle domande di «FuoriArea.net»]
Pd, obiettivo continuità
La legge sullo sport del 2017 e il Piano di programmazione triennale 2018-2020 hanno definito la politica sportiva del Pd in Emilia-Romagna. «Vogliamo confermare – afferma Bonaccini – le linee di intervento e, già dal 2020, lavorare per l’elaborazione del Piano 2021-2023, garantendo contestualmente l’elevato livello di risorse finanziarie». Il presidente uscente e candidato è un appassionato di sport e, durante la campagna elettorale, ha ricevuto il sostegno da parte di un gigante del mondo sportivo – l’ex allenatore del Modena Volley, Julio Velasco – seguito da quello dello schiacciatore di Modena Volley Ivan Zaytsev. Per combattere il razzismo nello sport Bonaccini chiede «forti azioni di sistema che vedano il coinvolgimento di tutti i settori della pubblica amministrazione». L’accesso allo sport per le persone disabili, «il cui bilancio è sicuramente positivo» per il candidato, è ancora un obiettivo lontano da raggiungere: «nei prossimi cinque anni renderemo ancora più forti i parametri di valutazione dei progetti dedicati alle disabilità, garantiremo adeguate risorse finanziarie, rafforzeremo le collaborazioni con gli Enti di promozione sportiva, con il Cip (Comitato italiano paralimpico, NdR) e col mondo della scuola per contribuire alla cultura dell’inclusività».
Impiantistica e ciclomobilità, le priorità della Lega
«Le ciclabili – dichiara il consigliere regionale della Lega e membro della Commissione sullo sport Marco Pettazzoni – vanno fatte meglio. Se spendi soldi per farle e poi non vengono usate bisogna capire il motivo. Dobbiamo migliorare sia i percorsi all’interno delle città che quelli che portano in collina». Tra i principali obiettivi della Lega il miglioramento delle strutture, per far sì che tutti possano praticare sport. «Va bene il grande palazzetto di Ravenna, però bisogna migliorare le palestre dove crescono i giovani», sostiene Pettazzoni. Per i leghisti troppa attenzione ai grandi eventi e alle grandi società e poca per i settori giovanili, dove emergono gli sportivi del futuro. «In questi anni mi sono attivato per cercare di migliorare la legge sullo sport. Per esempio si poteva investire molto di più sugli impianti sportivi, sulle palestre» prosegue il consigliere. Tra i candidati nella lista civica che sostiene Borgonzoni, Stefano Bulgarelli, figlio dell’ex capitano del Bologna.
Non solo impianti per il M5S. Strade e verde pubblico da valorizzare
Per il candidato alla presidenza Simone Benini, terzo nei sondaggi dietro Pd e Lega, il Movimento 5 Stelle nei prossimi anni dovrà svolgere il ruolo di “sentinella”. La portavoce regionale Silvia Piccinini insiste però sull’importanza degli spazi pubblici all’aperto. «Dobbiamo rimuovere le barriere architettoniche presenti negli impianti sportivi e valorizzare anche il patrimonio esistente, a partire da quello che, pur non essendo nato a fini sportivi o di attività fisica e motoria, rappresenta, comunque, un'immensa risorsa per lo sport», afferma. Per Piccinini non si è fatto abbastanza in questi anni per contrastare le discriminazioni in ambito sportivo. «Si è fatto molto per il femminile, ma non sono state contrastate a sufficienza le discriminazioni di carattere omofobico o transfobico». Il Movimento crede nelle opportunità economiche offerte ai territori dagli eventi sportivi ma, sottolinea Piccinini, «il nostro obiettivo deve essere quello di consentire la sostenibilità delle iniziative. Sul piano della mobilità, della sicurezza, dell’assistenza sanitaria e della produzione e gestione dei rifiuti».
«Rovesciare l’ottica», l’orizzontalità di Potere al Popolo
Per Rachele Via, assistente sociale per le disabilità e candidata con Pap, si è data la giusta attenzione allo sport negli ultimi cinque anni. La critica della lista che candida Marta Collot alla presidenza riguarda le gare di affidamento. «Anche nel mondo sportivo – sottolinea Via – gli enti pubblici che appaltano all’esterno i propri servizi devono riconoscere una paga oraria dignitosa». I grandi eventi, secondo Potere al Popolo, rischiano di far perdere l’attenzione allo sport di base: è necessario ridurre «l’esasperata competitività» e dare attenzione alle realtà che praticano «sport popolare». Secondo Via l’evento ha un’importanza fondamentale, per esempio per quanto riguarda lo sport e la disabilità: «un evento come lo special olympics permette di avere una divisa e un pubblico, ma deve essere il momento culminante di un percorso che sia garantito e sostenuto». La ristrutturazione degli impianti, che ha avuto un ruolo centrale nella giunta Bonaccini, deve rientrare nell’ottica di «mantenere l’esistente», che significa anche attenzione e cura dei parchi delle città. «Un parco – conclude Via – vuol dire anche possibilità di percorsi vita. Sono un’occasione per praticare sport a costo zero, in maniera autogestita».
L’Altra Emilia e il sostegno alla pratica sportiva dei più giovani
«L’impiantistica è complessivamente buona e migliorata, chiaramente a macchia di leopardo, ma c’è stato un salto di qualità» dice Stefano Lugli, candidato per L’Altra Emilia-Romagna alla presidenza della Regione. L’attuale consigliere comunale di Finale Emilia, in provincia di Modena, è però critico nei confronti dei grandi eventi sportivi. «Bisognerebbe sostenere le piccole attività dei territori: nel mio comune si fa fatica a sostenere l’associazionismo. Il piccolo evento favorisce invece un indotto più diffuso». Aumentare l’inclusività dello sport, soprattutto nei confronti dei disabili, è una priorità per L’Altra Emilia. La Regione, sostiene Lugli, dovrebbe muoversi su due fronti: investire più risorse e stimolare le associazioni sportive affinché si dotino di figure professionali. Per Lugli bisognerebbe sostenere di più lo sport dei giovani. «Attraverso delle risorse assegnate per bandi dalla Regione ai Comuni – conclude il candidato – come si fa già per i centri estivi d’estate: il modello deve essere praticato anche per la pratica sportiva dei ragazzi. Perché per molte famiglie lo sport finisce alle due ore di ginnastica a scuola».
Partito Comunista, l’importanza dello sport nelle scuole
Ugo Bertinelli, candidato per il Partito Comunista, giudica positivamente l’operato della Regione in ambito sportivo, ma crede che l’attività sportiva nelle scuole sia stata trascurata. «Per prima cosa – afferma Bertinelli – dobbiamo reintrodurre l’attività motoria e sportiva nelle scuole di ogni ordine e grado come materia oggetto di valutazione del percorso scolastico». Critico nei confronti dei grandi eventi, il candidato crede che vada data più attenzione allo sport di base e pone l’accento sull’importanza dell’accesso alla pratica sportiva per i disabili. «Bisogna impostare un piano regionale di adeguamento dei vecchi impianti e fare in modo che le nuove strutture siano fruibili da subito». Per Bertinelli la Regione dovrebbe, con «investimenti e progetti sostanziali», estendere il più possibile l’accesso alla pratica sportiva. Perché «dagli appassionati amatori di ogni sport, agli anziani che la praticano anche per motivi di salute, la pratica sportiva deve essere garantita a chiunque».
Francesco Mazzanti
Dopo la laurea internazionale in Culture letterarie europee studia al Master di Giornalismo dell’Università di Bologna. Nel 2018, insieme a Enrico Mariani, ha pubblicato per Pequod il libro Sulla schiena del drago, reportage in Vespa dalle terre del centro Italia colpite dal terremoto del 2016. Nella rete delle polisportive popolari, opera nel settore dell’accoglienza dei migranti, in particolare come allenatore di calcio.