Foto di Ilaria Cumali
Protagonisti Lorenzo Bedussi Venerdì 2 febbraio 2018
Il Trofeo Mariele Ventre al Pala UniEuro di Forlì: un carnevale sui pattini carico di magia, una giostra di colori, costumi e musica.
La musica a volte diventa un incantesimo per chi l’ascolta, trasformando i gesti e le emozioni più semplici in vera arte. La grazia dei movimenti accompagnati dalla musica origina la danza, così come i sentimenti diventano sogno e poesia. Mariele Ventre era una donna di straordinaria sensibilità che apprezzava le espressioni dell’animo e soprattutto sapeva valorizzarle nel suo lavoro di educatrice. Uisp ha dedicato un trofeo di pattinaggio alla sua memoria, nel quale i bambini sono protagonisti, sia come pattinatori che come giurati. Il punto principale della kermesse, tenutasi il 27 gennaio 2018 a Forlì, è proprio l’immaginazione dei bambini. Grazie alla fantasia, la pista si trasforma in un cartoon che prende vita attraverso il volteggio dei pattinatori, i loro fantasiosi costumi, le allegre scenografie e le canzoni dello Zecchino d’Oro.
Mentre l’aria risuona con le voci del Coro dell’Antoniano, pattinatrici e pattinatori dai sei ai quattordici anni eseguono la loro coreografia nell’atmosfera della canzone. Servono mesi di preparazione per realizzare un’esibizione ben coordinata, mesi in cui le allenatrici sono impegnate in allenamenti collettivi, con gruppi da 50 o 60 elementi, mentre i genitori costruiscono le scenografie. Mamme e papà realizzano gli arredi di scena, imponenti e colorati, e riscoprono così la gioia di disegnare, ritagliare, colorare, macchiarsi, incollare, cucire, imbottire... ridiventando bambini grazie alla creatività. L’aiuto delle mamme è indispensabile anche nei minuti a ridosso della gara, sulle tribune, quando delicatamente truccano i volti delle bambine e ne sistemano i capelli. Prima dell’esibizione, i corridoi attorno alla pista sono animati dalle atlete affaccendate con i loro costumi di scena, tra voci cariche d’entusiasmo e il profumo di lacca delle acconciature.
Sembra di essere all’interno di un grande alveare, per i movimenti ordinati dei gruppi e le brillanti livree colorate di ogni squadra. La tensione prima del debutto è molto alta, quindi tocca alle allenatrici stemperarla con dolcezza: «Non vi preoccupate, avete anche qui i punti di riferimento, come nella nostra palestra. Divertitevi! E se uno poi sbaglia? E se sbaglia pazienza!». Da delle bambine di sette o otto anni non ci si aspetterebbe una tale serietà eppure, prima dello spettacolo, sono tutte in uno stato di profonda concentrazione. «Siete state bravissime!»: al termine del proprio numero le squadre lasciano composte il parquet, ma, lontano dagli occhi del pubblico, si lasciano vincere dall’emozione. Risate, gioia, mani che si danno il cinque per poi stendersi in un abbraccio: «Ce l’abbiamo fatta!», si sente ripetere.
Dietro le quinte dello spettacolo incontriamo due figure instancabili che si sono dedicate all’organizzazione di questo Trofeo Mariele Ventre, ossia Raffaele Nacarlo, responsabile nazionale Uisp Pattinaggio, e Rita Scalambra , presidente del comitato Uisp Forlì-Cesena. Immancabile al loro fianco la donna che ha ideato questa giornata, ovvero Lidia Basso De Biase, commossa dalla partecipazione nel ricordo della scomparsa amica Mariele. Sono tutti presenti in scena durante le premiazioni, quando viene conferito il premio per un concorso di disegno tenutosi alla scuola Alighieri di Forlì e anche il premio “Sport e Lettura”, per una pattinatrice particolarmente meritevole nello studio. Ma è la giuria di bambini che decreta il vincitore del Trofeo, che oggi è la Polisportiva Lame di Bologna, grazie alla sua perfetta combinazione di grazia, colore e magia sui pattini.